11 Settembre 2013
Lettera a Kyenge
Buongiorno Signora Ministra,
Benvenuta nella mia città!
Sono Omorovbiye Efe Osemwegie, detta Blessing, sono nata in Nigeria 20 anni fa e da 10
vivo in Italia, a Piacenza.
Purtroppo non potrò essere al convegno a ascoltarLa e a applaudirLa perché oggi sarò
sottoposta ad un’operazione per me molto importante, che mi cambierà la vita: sarò
deinfibulata.
Lei, per me, rappresenta un segno di cambiamento del mio nuovo Paese (così lo considero
anche se burocraticamente sono ancora una straniera): l’Italia è ormai multiculturale e
finalmente, con Lei, lo è diventato anche il Governo.
Ho molta fiducia che il Suo lavoro renderà l’Italia più giusta ed accogliente, e quindi, più
ricca.
Non ascolti gli ignoranti che La insultano perché Lei ha una marcia in più. Noi immigrati,
che non vogliamo rimanere ingabbiati nei nostri “circoli chiusi”, abbiamo, infatti, tante
ricchezze e tante potenzialità da offrire all’Italia per renderla migliore.
Mi permetto di farLe avere con questa mia lettera la tesina “Migrazioni: nostalgie e
identità”, con la quale mi sono diplomata quest’anno, e il mio intervento che una mia ex
compagna di classe leggerà oggi pomeriggio in un workshop del convegno.
Grazie per tutto quello che ha fatto e che farà.
Con stima, i miei più cari saluti
