Blessing nasce nel villaggio Ewesi della famiglia materna in Nigeria (vicino a Benin City, capitale dell’Edo State) il 23 luglio 1993. Trascorre i primi anni della sua vita al villaggio, per la maggior parte del tempo affidata alla nonna perché la mamma, Victoria, lavora altrove. All’età di tre anni si trasferisce con la madre, la sorella e il fratello a casa del padre Efe a Benin City, e rimane affidata prevalentemente a quest’ultimo, in quanto Victoria presto riparte per lavoro, e nel 1997 si traferisce in Italia. Si ricongiungerà con i 3 figli solo nel 2003, facendo arrivare prima i due maggiori e poi la più piccola, Blessing. Questo nome in realtà le viene dato dalla madre proprio in occasione di questo viaggio, mentre fino a quel momento il suo nome era quello africano scelto dal padre (Omorovbiye); nome che rimarrà anche sui suoi documenti ufficiali. Anche il fratello e la sorella di Blessing assumeranno in quell’occasione i nomi inglesi: Michael e Sofia.
Come narrato nel libro “La vita è un profumo”, Blessing vive sin da piccola e per tutta l’adolescenza, sia in Africa che in Italia, esperienze molto traumatiche, che le lasceranno un segno profondissimo. Dimostra però da subito una grande sensibilità ed intelligenza, riuscendo a conseguire ottimi risultati scolastici.
Nell’ottobre del 2010, grazie all’intervento dell’assistente sociale Anna Chiara Civardi e della pedagogista Franca Pagani, Blessing lascia la casa di famiglia, e dopo un breve periodo in una comunità per minori, a dicembre viene data in affido a Giovanna Calciati, che diviene a tutti gli effetti la sua mamma. La loro storia è raccontata nel libro “La vita è un profumo”, in cui sono pubblicate anche le più belle poesie scritte da Blessing fra il 2012 e il 2022.
Oltre alle sue complesse esperienze affettive, poetiche ed emotive, in quei dodici anni Blessing vive anche numerose esperienze formative e di lavoro, sia professionale che di volontariato.
Dopo il diploma, dal 2013 al 2015 segue il corso di “Scienze e tecnologie alimentari” della Facoltà di Agraria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, nell’anno accademico 2019-20 studia Mediazione linguistica e culturale presso l’Università di Milano, nel 2020 segue un corso per animatori turistici e a ottobre e dicembre del 2021 partecipa a corsi sulla cooperazione internazionale organizzati dalla onlus COSPE. Ottiene anche l’iscrizione all’ALBO DEI PERITI ED ESPERTI della CCIAA di Piacenza come traduttrice e interprete.
Quanto alle esperienze lavorative, le prime sono come impiegata, receptionist, addetta alle vendite in alcune gelaterie, assistente di sala al Teatro Municipale, addetta mensa in una scuola ospedale. Da giugno a settembre del 2016, presso la Cooperativa sociale Onlus “Un sole per tutti” di Brescia, che si occupa di assistenza ai richiedenti asilo, Blessing inizia la sua prima esperienza come insegnante di italiano come seconda lingua e soprattutto come mediatrice linguistica e culturale: una professione che si rivelerà la sua vera appassionata vocazione, e in cui diverrà sempre più competente. Tra il 2016 e il 2020 svolgerà più volte questo ruolo soprattutto anche presso la cooperativa sociale “L’Ippogrifo” di Piacenza; nel 2019 per il CIES (Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo), presso la Questura di Reggio Calabria. Essendo pienamente nigeriana e pienamente italiana (sia come competenze linguistiche sia come profonda conoscenza delle culture) Blessing era molto apprezzata nel lavoro che più le piaceva, quello di mediatrice, attraverso il quale era consapevole di costruire ponti fra le persone.
Tra il 2016 e il 2022 Blessing lavora anche come interprete/traduttrice presso le Procure, Questure e Prefetture di diverse città, intrecciando questo ruolo con quello di mediatrice; ma nel 2020 svolge anche attività completamente diverse, in un supermercato (durante il lockdown della pandemia Covid) e nel magazzino Amazon di Castel San Giovanni (PC). Il suo sogno era lavorare per Organizzazioni Internazionali che si occupano di migranti. Insomma, un’esperienza lavorativa ricca e variata, cui si sono intrecciate anche molte attività di volontariato: dalla Caritas di Piacenza alle Cucine popolari di Bologna e alla Protezione della giovane, e soprattutto al Tandem – Casa del fanciullo di Piacenza, alle cui attività aveva partecipato da utente nell’adolescenza, e dove, una volta ottenuto il diploma, poi si è impegnata come animatrice nel doposcuola, facilitatrice culturale e linguistica e nei corsi di italiano e di orientamento per i rifugiati.
Questa ricchezza di esperienze lavorative, affettive e umane, però, non è sufficiente a cancellare i traumi del passato. Il 25 maggio 2022, Blessing si toglie la vita. Restano le sue poesie, il ricordo della sua intelligenza, i frutti della sua generosità, il grandissimo amore che ha sparso intorno a sé.